Lode al giusto tempo: il mondo in cui viviamo adesso è un mondo bloccato sull'acceleratore a discapito della salute

by Journalist Carl Honore believes the Western world's emphasis on speed erodes health, productivity and quality of life. But there's a backlash brewing, as everyday people start putting the brakes on their all-too-modern lives.


ABOUT THE SPEAKER
https://www.ted.com/talks/carl_honore_praises_slowness#t-744151

"00:01
La mia illuminazione è arrivata quando ho iniziato a leggere la storia della buonanotte a mio figlio, e mi sono reso conto che alla fine della giornata, andavo in camera sua e non riuscivo a rallentare--cioè, leggevo velocemente “il Gatto nel Cappello”. All'inizio--sai-- saltavo alcune righe, poi dei paragrafi, a volte delle pagine intere e ovviamente mio figlio conosceva il libro a memoria, e si lamentava. E quello che sarebbe dovuto essere il momento più rilassante, più intimo, più tenero della giornata, quando un papà si mette comodo per leggere una storia a suo figlio diventa invece una specie di battaglia romana; uno scontro tra la sua velocità e la mia-- o meglio, tra la mia velocità e la sua lentezza. E questa situazione andò avanti per po’, finchè mi sono ritrovato a scannerizzare un articolo di giornale che dava consigli su come risparmiare tempo ed essere più veloci. L'articolo faceva riferimento ad una serie di libri chiamati "La favola della buonanotte in un minuto". E--e mi vengono i brividi solo a pensarci, ma la mia mia prima reazione fu molto diversa da come la penso adesso. Il mio primo istinto è stato, "Alleluja-- che idea geniale! E' esattamente ciò che cercavo per velocizzare ancora di più il momento della buonanotte". Ma grazie al cielo, mi si è accesa una lampadina, e la mia seconda reazione è stata completamente diversa. Ho fatto un passo indietro, e ho pensato, "wow-- cioè, sono davvero arrivato a questo punto? Sono sempre talmente tanto di fretta che non mi faccio problemi a liquidare mio figlio con due parole in croce alla fine della giornata?" E--e ho messo via il giornale-- dovevo prendere un aereo-- e mi sono seduto, e ho fatto una cosa che non facevo da molto tempo-- non ho fatto niente. Ho solo pensato, ho pensato tanto e a fondo. E quando sono sceso dall'aereo, ho deciso che avrei voluto cambiare le cose. Ho voluto capire meglio questa cultura della velocità, e come mi sta e ci sta influenzando. E--
E avevo due domande in testa: La prima era "come abbiamo fatto a diventare così veloci?" E la seconda è, "è possibile, o addirittura auspicabile, poter rallentare?" Ora, se pensiamo a come il nostro mondo sia diventato così veloce, gli indiziati principali si girano dall'altra parte. Generalmente pensiamo, ad esempio, all'urbanizzazione, al consumismo, al posto di lavoro, alla tecnologia. Ma se riusciamo ad andare oltre queste forze riusciamo a trovare ciò che potrebbe essere l'agente scatenante, il nocciolo della questione; ovvero la concezione dell'idea di tempo. In altre culture, il tempo è ciclico. Viene visto come qualcosa che si muove lentamente in grandi cerchi. Si rinnova e si rinfresca sempre da solo. In Occidente invece, il tempo è lineare. E' una risorsa finita che si sta prosciugando. O lo usi, o lo perdi. "Il tempo è denaro", come disse Benjamin Franklin. E penso che--che questa idea del tempo ci influenzi psicologicamente, che--che crei un'equazione. Abbiamo poco tempo, quindi cosa facciamo?Beh--beh, ci velocizziamo, no? Cerchiamo di fare più cose in sempre meno tempo. Trasformiamo ogni momento di ogni giorno in una gara verso il traguardo. Un traguardo che, tra l'altro, non raggiungiamo mai, ma a cui aspiriamo continuamente. E penso che la domanda qui sia, "è possibile liberarci da questo concetto?" E, per fortuna, la riposta è si, perchè quando ho iniziato a guardarmi in giro ho scoperto che c'è-- c’è un rifiuto globale verso questa cultura che ci inculca che è sempre meglio essere veloci, e che avere mille cose da fare è il massimo della vita.
Un'altra cosa sono i compiti a casa. In tutto il mondo civile sta spuntando il divieto di dare compiti a casa, addirittura in scuole che hanno sommerso gli studenti di compiti a casa per anni e che ora stanno scoprendo che a volte meno può essere di più. Ad esempio c'è stato un caso di recente su in Scozia dove una scuola privata super impegnativa e d'elite ha eliminato i compiti a casa per tutti i ragazzi sotto ai 13 anni, e i genitori, che vogliono avere dei figli prodigio, hanno dato fuori di matto e hanno detto"Cosa state--cioè, i nostri figli verranno boccati"-- Il preside ha risposto "No no, i vostri figli alla fine della giornata hanno bisogno di rallentare". E giusto il mese scorso sono arrivati i risultati dei loro esami e in matematica e scienze i ragazzi sono migliorati del 20% rispetto alla media dell'anno scorso. E penso che una gran rivelazione sia che le università d'elite, che sono spesso considerate il motivo per cui i genitori spingono i ragazzi a fare così tanto, stanno iniziando a notare che il calibro dei propri studenti inizia a diminuire. Questi ragazzi hanno voti talmente alti e curricula pieni di attività extracurriculari che ti viene quasi da piangere. Ma gli manca la scintilla, gli manca la creatività, di pensare al di fuori-- non sanno come sognare. E quindi le università nell'Ivy League in America, ma anche Oxford, Cambridge e molte altre, stanno provando a trasmettere un messaggio a genitori e studenti, dicendo che devono tirare un pochino il freno. Quelli di Harvard, per esempio, hanno spedito una lettera agli studenti triennali--alle matricole-- spiegando loro che avranno più dalla vita, e da Harvard, se tirano il freno. Fare di meno, ma dedicare più tempo alle cose, il tempo necessario per godersele, per assaporarle. E a volte consigliano di non fare assolutamente nulla. E il titolo della lettera--decisamente rivelatore direi-- è " Rallenta!"-- col punto esclamativo alla fine.
Grazie mille."

Commenti

Post popolari in questo blog

Passano i giorni e scruto l'orizzonte per capire come sta cambiando il mondo attorno a me grazie al ThetaHealing

Come lavorare sul proprio valore personale ed il raggiungimento dei propri obiettivi

Come mai non arrivano mai le situazioni o le persone che vorremmo nel momento in cui le desideriamo ...